Chat 1, nobile interlocutore: ex cognatino divertenterrimo.
Ego: "Come va, caro?"
Ex cognatino divertenterrimo: "Insomma, diciamo che ho avuto giorni migliori. Tu, come stai?"
Ego: "Insomma, diciamo che ho avuto giorni peggiori, ma sto 'na merda comunque!"
Quando si dice il lieto ottimismo…
Chat 2, nobile interlocutrice: il cane, anzi la cagnolina di mia cugina, che si chiama Bigné. Dite ciao a Bigné!
Ciao, Bigné!
Ok, suppongo che fosse mia cugina a scrivere per lei, ma, insomma, siamo lì, non cavilliamo che il legale, qui sono io!
Ego: "Mai hai fatto anche questo?"
Bigné: "Sì Vincent – il povererrimo fidanzato della cuginina che, oltre a sopportare lei, deve anche sopportare me, che, inter alia, lo chiamo Vincent, in memoria del primo corto di Tim Burton – ha fatto questo, quello e poi anche quest'altro."
Ego: "Ah però!! Mi sta sorgendo un orrido dubbio: Vincent magari è intelligente! Non avrei mai pensato di doverlo supporre di un uomo…"
Bigné (o giovane cinica cugina che dir si voglia): "Intelligente, adesso, che parolone O_O…" perché come fa le faccette lei, nessuno.
Perché, alle volte, chattare con una cana può avere i suoi vantaggi.
Esaurimento saltami addosso ,eh? 😀 😀 😀
F.
Caro Fabro, l'esaurimento è una frontiera lontana. L'ho superata già da tempo 😉
il mio Cane è troppo intelligente 🙂 ha preso dalla padrona/mamma !!!
Sì assolutamente, avete anche la stessa proprietà linguistica 😉
Baci cugibella!
:-)))))
@Struzzetto: ma ciao!!!