Dice, quando sono troppo felice poi mi viene una sorta di ciucca triste da allegria.
Il che spiega molte cose di me. Intanto, parte della mia psicopatia.
Come mai oggi mi sono svegliata troppo felice?
Beh, perché ieri mi ero addormentata troppo felice!
E tutto questo perché?
Per una semplice serata con degli amici.
Per qualche bicchiere di vino.
Per tutto l'affetto che sempre mi circonda.
E così, quando stamattina mi sono svegliata, ho ripensato a ieri e ridacchiavo tra me e me, come una scemotta.
Poi mi sono girata e ho visto il picoglass che ho sul muro al lato del letto. Quello che ho fatto con le foto più belle del mio bellissimo papà.
Ovviamente le vedo ogni giorno, ovviamente penso a mio padre millemila volte al giorno, ma oggi ero troppo felice – del resto è il mio onomastico, baby! – e così mi sono fatta venire la ciucca triste da allegria, anche se, it's weird!, non ho pianto.
Certo è difficile piangere davanti a mio padre sul cammello in Egitto, con in testa le pezze del cammelliere.
O guardando il suo the delle cinque in crociera con un piatto stracolmo di dolci (ha sempre mangiato da morire, la tenia), e le sue mani sporche di sbuffi di panna.
O osservandolo steso sul letto a leggere un libro con un'Ego grande trenta cm di pura cicciottosità.
Però io ho fiducia nelle mie capacità e sapevo che se avessi insistito ci sarei riuscita: potevo farcela a piangere.
Allora mi sono detta: caliamo la pinella!
E sono andata a prendere una cosa che mio padre mi organizzò per i miei diciotto anni.
Un cartellone realizzato con alcune mie foto (brutalizzate, tra l'altro, ma lui era così wild! Mica se poteva mettere a tagliarle per bene) e dei suoi commenti.
Fermo immagine dell'eco: fetal-brì (lui mi chiamava, inter alia, Briciolina).
Ego piccolerrima: un po' torza (ok, non avevo un aria sveglissima).
Ego 5 mesi e 1 anno: guanciotta, panzotta.
Ego dodicenne: piccola ma già perversa (voi ditemi se si può!!!!).
Ego modella: trop model!
Ego coi fidanzati: fidanzato uno, fidanzato due, fidanzato … simbolo dell'infinito (damn'it può essere che splinder non ce l'ha!!) segue…
E tante altre foto e genialate che solo lui poteva partorire.
Ecco davanti ad una foto di me treenne abbbracciata ad un paperotto, mi son brillati gli occhi. "Con l'angelorso gripù" ha scritto lui, il mio papà, il mio bello, folle, dolce, sventurato padre morto a meno di 58 fottutissimi anni.
Perché in due sole parole si è ricordato di un peluche che io avevo fino ai miei 8 anni. A cui lui, medico, faceva "l'operazione" se perdeva imbottitura.
E mi ha ricordato che se io invento mondi immaginari bellissimi, dove alle volte preferirei vivere, a dirla tutta, è merito suo (i gripù son dei robi inventati da lui, ma non pensate a quattro sciocchezze: tre diversi ordini di animali con caratteristiche etologiche e fisiche di genere).
Allora sì, ce l'ho fatta a piangere, ma poco, eh. Che due palle.
Però fa sempre male festeggiare qualcosa senza di lui; ricordare che l'ultimo onomastico passato insieme, lui era in "centralina" e io con lui e i suoi tubi, a raccontargli, piangendo come un vitello, che c'era l'ennesimo ragazzo che mi faceva il filo.
Grupariello, cazzo, me l'hai fatta proprio grossa, ma chiù luntano me staje, chiù vicino te siento.
Devi sempre farmi tirare i peli da petto
dddiosanto quanto sei bella!
pensa quanto ti faccio risparmiare in ceretta, poi! 😉
@Salina: la bellezza è nell'occhio (bello) di chi guarda. bacioni
😉 e nn aggiungo altro…ciao
E scopriamo anche il lato dolce e tenero della superego! ; )
bellaaaaaaaa
smack
@Pier: io sì. Smackkkkkkk!! tvb
@scarlight: eh, sì the best is still to come! ps: figherrimo il tuo blogghe. ho votato ad un contest, hai visto?
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