Non vi preoccupate, sto solo dando i numeri.
Chiaramente. Ma questa poi non è una grossissima novità, no?
Anzi è chic e non impegna, un po’ di sana follia.
E una sorta di marchio di fabbrica. Prendete un’Ego, osservatela per circa dieci giorni e vedrete che prima o poi sclererà. In mille splendidi modi, sia detto, che a noi non ce piace de senticce banali. Non sia mai detto.
Pertanto, e con tali premesse, posso dire, non senza una certa fierezza, che questo 2012 è iniziato sotto i migliori auspici.
Sono passati 42gg appena, infatti, ed io già ne ho fatte di ogni.
Posso essere particolarmente orgogliona di me.
Sto nutrendo il mio esaurimento nervoso con la stessa cura riservata alla tutela (se non all’accrescimento) della mia cellulite. Perché io valgo.
Lavoro #comesenoncifosseundomani; sono inquieta come uno tsunami; twitto anche la lista della spesa; voglio tagliarmi corterrimi i capelli, anzi farmi l’extenscion, anzi farmi bionda; sono autoritaria con i miei Sim manco fossi una schiavista; litigo millemila volte al giorno financo con me stessa; ho chiuso l’ennesima relazione sulla quale avevo investito tutto, tutto, tutto.
Ah sì, e poi stalkero pure un prete, quello della mia parrocchia, che me fa troppo ridere. Quando gli vomito addosso tutte le mie follie, manco fosse Donna Letizia, tra l’altro, e concludo dicendo che sono un macello, lui mi dice che no: sono solo un disastro.
Quando gli dico che forse gli tolgo l’anima con le mie paranoie, chiamandolo Don Vincenzo, anche se chiama Don Vittorio, lui mi fa: “Nun te preoccupà, piccolé – è romano de Roma – io mica te sto a sentì!”
E io rido, sì rido, perché potendo non mi ascolterei più neanche io.
Maledetta stereofonia.
Ho un rapporto controverso perfino con il mio MacPaddy, che lo dico, lo dovete sapere: è omosessuale.
Ma non è questo a separarci, anzi io credo che faccia bene ad esprimersi liberamente. Quello che mi stizzisce è che gli manchi la parola e che non sappia, neanche lui, risolvere i miei guai.
Sì, se ve lo state chiedendo la risposta è sì.
Ho proprio citato una canzone degli Articolo 31, nel titolo del post.
La volete sapere tutta? Quando uscì ero adolescente, perché no, io non ho sedici anni!!!!!
Ecco, adesso mi auguro davvero che la fine del mondo arrivi.
#Saràunostrazioaspettareil21dicembre.
leggendo il tuo post mi e’ venuta in mente una canzone di Frankie Hi Nrg – Autodafè – che fa piu’ o meno cosi’ e che ti descrive, almeno in parte:
“abito quest’ombra con contratto ad equo-canone pagando la pigione all’abitudine e prendendo l’eccezione come regola di vita: sto di casa al pianterreno e gioco a fare lo stilita..”
Quanto ti offendi se ti dico che non l’ho capito mica sto commento?