Il gioco dell’angelo.

"Il gioco dell’angelo" di Carlos Ruiz Zafòn è un libro ricco di pagine, di suggestioni, di trama ma lievemente confusionario; è un viaggio nella Barcellona della prima metà dello scorso secolo, nell’anima di un protagonista sfuggevole, tormentato, preso da chissà quali demoni.
Una storia personale intricata si intreccia con quella insoluta, misteriosa di un altro scrittore, morto in circostanze avvolte da fosche nubi, a seguito di un percorso ancora più tortuoso e poco chiaro.
Un libro che rimanda ad atmosfere fin siecle, che parla e mette in scena ambientazioni à la  Grand Guignol, che insegue rutilantemente suggestioni spirituali.
Nonostante la buona penna di Zafòn tutto questo, compresa la stessa trama (strabordante), non trova la sua giusta soluzione.
I colpi di scena, soprattutto nella parte finale del volume, si susseguono ad una velocità avanzata che cade, a mio avviso, anche un po’ nel grottesco.
Tutti questi artifizi retorici, stilistici, di trama inficiano quello che dovrebbe essere il senso dell’opera, il quale si perde, come il nostro David, in un vortice di verità non verità, follia e sogno.

"Il gioco dell’angelo" Carlos Ruiz Zafòn
, Mondadori (euro 22).

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Una rampante partenopea di belle speranze. Sono una bloggheressa esaltata ed esaltante (?!), anche se ondivaga più di uno tsunami, che ricordo per tranquillità e piacevolezza. Cultrice del buono e del bello e della pazzia, perché si sa, similes cum similibus congregantur, riferendomi all'ultimo lemma. Wannabe critico enogastronomico e, pertanto, cagapalle mostruosa a tavola. Sono l'incubo di ogni maitre che crede che il Cordon Bleu sia solo un prodotto Findus. Innamorata pazza di un uomo magnifico. Perennemente in lotta vs personalità borderline. Proprio ora che sono venuta a capo della mia. Suprematizzante, as u'll see. Volevo essere una blogstar, poi sono stata folgorata sulla via di Montecarlo da un certo Pocacola ed ho capito di dover essere una SuperFigaMegaGiga (trademark). Il prossimo passo che mi divide dalla conquista del mondo è diventare una twit-star. Seguimi e likami ovunque: mi troverai qui e lì nel magma del web. Sono riconoscibilissima: le mie cazzate hanno il marchio di fabbrica.
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