Ieri sera, giovedì 17 dicembre 2015, è stata inaugurata a Palazzo Partanna (Piazza de i Martiri, Napoli), presso la sede della Banca Fideuram, la personale “Emilio Notte – Un pittore futurista a Napoli“.
Emilio Notte, nato a Ceglie Messapica sul finire del 1800, si formò culturalmente a Napoli: più precisamente fu la sua frequentazione dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, all’epoca diretta da Volpe, a formare le basi della sua poetica artistica.
Volpe riconobbe immediatamente il valore del giovane Notte: gli consentì di avere uno studio privato all’interno della stessa Accademia perché potesse meglio lavorare sul proprio evidente potenziale.
Dopo gli studi napoletani, Notte visse e collaborò con i pittori e gli artisti fiorentini e milanesi, entrando in contatto con i più celebri esponenti del neonato movimento futurista.
Ma l’aria di Napoli gli era rimasta nel cuore: e vi tornò, inevitabilmente, portando nella capitale del Sud Italia, del secondo dopo guerra, aria di futurismo.
L’esposizione, che sarà visitabile ad orari di apertura della filiale sino agli inizi di febbraio 2016, è composta da oltre sedici tele di grandi e medie dimensioni, che formano una piccola ma significativa antologica dei lavori del maestro.
“Emilio Notte – Un pittore futurista a Napoli” è solo la prima di una serie di mostre che si snoderanno lungo il corso dei prossimi due anni, che Franco Riccardo, gallerista, produttore ed editore di arte contemporanea, ha pensato per la Banca Fideuram.
“Portare l’arte contemporanea all’interno di un istituto bancario – spiega Riccardo, curatore per questa prima mostra anche con la co-curatela di Saverio Ammendola – è molto importante. L’arte contemporanea non deve essere solo dei Musei, dei luoghi canonici legati alla sua celebrazione. L’arte deve invadere e pervadere tutti gli spazi disponibili. Né, poi, si può sorvolare sulla circostanza che, nelle difficili compagini che l’economia sia reale sia finanziaria sta attraversando a livello globale, l’arte ancora più di prima può essere vista anche in Italia come un bene rifugio. Per me, chiaramente, l’arte, nelle sue mille espressioni, ha tutta un’altra valenza: è bene di conforto per l’anima, è motivo di discussione sociale, è riscatto, è accrescimento; ma non si può di certo negare che il suo valore economico giochi un ruolo molto importante in tempi così incerti dal punto di vista finanziario. Pertanto, ho accettato con gioia l’invito di Oscar Cardarelli ad immaginare un percorso di esplorazione della contemporaneità per la Banca Fideuram anche in considerazione dell’ambiente raffinato ed elegante in cui la filiale di Piazza de i Martiri si trova, lo storico Palazzo Partanna.”.
La mostra, accolta con grande curiosità dall’ambiente artistico e culturale della città e da numerosi clienti della Banca Fideuram, rappresenta, quindi, una prima forte e programmatica apertura della Banca all’arte contemporanea: un mezzo di accrescimento culturale ma anche economico.