Raffaele Cantone a La Feltrinelli – Via Santa Caterina a Chiaja.

Il 30 novembre alle ore 18,00, Raffaele Cantone, il giovane magistrato napoletano antimafia (famoso per le sue indagini sul clan dei Casalesi e per essere riuscito a far comminare a Francesco Schiavone – il boss mafioso Sandokan – la pena dell'ergastolo), presenterà, presso "La Feltrinelli" di Via Santa Caterina a Chaja, il suo nuovo libro, "I Gattopardi" (ed. Mondadori).
Il volume – reperibile da oggi in tutte le librerie -, una conversazione con il giornalista de "L'Espresso" Gianluca De Feo, segue "Solo per giustizia" (ed. Mondadori), prima pubblicazione divulgativa del brillante p.m. partenopeo, risalente al 2008 che ha incontrato grandissimo successo di pubblico.
La forza del Dott. Cantone, infatti, oltre alle indubitabili capacità giuridiche che hanno portato la magistratura italiana al conseguimento di importanti risultati nell'aspro campo della lotta alle organizzazioni criminali, è proprio la sua schietta comunicativa, la sua semplicità, la sua capacità di parlare anche al profano.
E non è un caso che le sue inchieste trovino tanto spazio e risalto nelle opere e negli articoli di Roberto Saviano, perché lo scrittore ha forse compreso meglio di tanti altri, la lezione di Cantone e di tutti i magistrati di battaglia, di tutti quelli che scendono in trincea contro la camorra: quando si parla di organizzazioni criminali di stampo mafioso nel ventunesimo secolo (questo, infatti, vale anche per la Mafia e per la 'Ndrangheta) ci si trova, anche se pare paradossale dirlo, di fronte ad aziende, a società di servizi, a realtà che puntano la propria attenzione sui ricavi economici, come ogni saggio imprenditore farebbe, anche se, drammaticamente, utilizzando mezzi dall'efferata crudeltà e divergenza dalle leggi.
Questo, infatti, è quello in cui si potrebbe tradurre il famoso "sistema" portato alla ribalta da Roberto Saviano.
Insieme a Cantone, parteciperanno alla presentazione il direttore de "Il Mattino", Virman Cusenza, e il procuratore capo di Salerno, Dott. Franco Roberti.
Mi piace, comunque, lasciarvi con una breve nota inoltratami dal comitato direttivo dell'associazione "Contro le mafie", molto attiva sul territorio del napoletano e nata in Giugliano in Campania, che il Dott. Cantone lo conosce molto bene, anche per la grandissima disponibilità che Raffaele ha dimostrato nell'aderire a più di una loro iniziativa:

"Parlare di Raffaele Cantone ci riesce semplice.
Un Magistrato che non si "arrocca" dietro la sua posizione, ma parla con la gente.
Perchè Raffaele Cantone è Uomo di Diritto e di impegno civile.
Già con "Solo per Giustizia" (Mondadori editore, 2008), autobiografia dal sapore forte e deciso, ma dolcissima nel tratteggiare il suo rapporto con i familiari, Cantone ci ha mostrato cosa c'è dietro un Uomo che indossa una toga da Magistrato.
E' nella tenerezza con la quale pensa ad una testimone di giustizia, Carmelina, chiamata "rosa nel deserto", che ritroviamo quella umanità che ce lo rende vicino.
Uomini come Cantone sono indispensabili per lo Stato, importantissimi per la società.
Il suo grande senso del dovere lo porta ad affrontare minacce e vicende del proprio quotidiano, drammatiche e non, senza mai chinare la testa.
Con "I Gattopardi" (Mondadori Editore, 2010, in uscita da martedì 16 novembre in tutte le librerie), Raffaele Cantone ci svela, in conversazione con Gianluca Di Feo, quali scenari si nascondano dietro l'apparente normalità di quegli "uomini dello Stato", professionisti, politici ed imprenditori, che decidono di oltrepassare quella sottile linea di confine tra la Legalità e l'illegalità, facendo affari con i mafiosi.
Una criminalità che dilaga sottile e pericolosissima nella nostra società, che sa penetrare il mondo dell'economia e che prende vita attraverso le azioni di persone insospettabili, che, in colletti inamidati, tessono relazioni e stringono contatti, muovendosi come formiche, alla ricerca del nuovo business da realizzare.
Sempre costantemente "affamati", sempre di più.
Il destino dei tanti in mano a pochi, corrotti e spietati.
Gli stessi che hanno saputo vendere la propria terra, in cambio di denaro, pianificandone a tavolino la distruzione.

La camorra in doppiopetto. 
Cantone risponde alle domande che noi tutti ci siamo posti, nel corso del tempo. Lo fa con uno stile asciutto, semplice, godibilissimo.
E' la magia della sua penna, a lasciarci senza fiato.
Un libro da leggere e da tenere sempre con sè.
Le risposte che abbiamo sempre cercato.
"Perchè un uomo con la pistola, davanti ad uno con la biro, è un uomo morto!" (R. Benigni).

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Una rampante partenopea di belle speranze. Sono una bloggheressa esaltata ed esaltante (?!), anche se ondivaga più di uno tsunami, che ricordo per tranquillità e piacevolezza. Cultrice del buono e del bello e della pazzia, perché si sa, similes cum similibus congregantur, riferendomi all'ultimo lemma. Wannabe critico enogastronomico e, pertanto, cagapalle mostruosa a tavola. Sono l'incubo di ogni maitre che crede che il Cordon Bleu sia solo un prodotto Findus. Innamorata pazza di un uomo magnifico. Perennemente in lotta vs personalità borderline. Proprio ora che sono venuta a capo della mia. Suprematizzante, as u'll see. Volevo essere una blogstar, poi sono stata folgorata sulla via di Montecarlo da un certo Pocacola ed ho capito di dover essere una SuperFigaMegaGiga (trademark). Il prossimo passo che mi divide dalla conquista del mondo è diventare una twit-star. Seguimi e likami ovunque: mi troverai qui e lì nel magma del web. Sono riconoscibilissima: le mie cazzate hanno il marchio di fabbrica.
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